3 – Le Dottrine della Bibbia (La natura, il valore, la
classificazione, e un sistema di studio della dottrina) |
LA
NATURA DELLA DOTTRINA
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La differenza tra dottrina e dogma alterata
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Pearlman afferma: ‘What is the difference between a doctrine and a dogma? A doctrine is
God's revelation of a truth as found in the Scriptures; dogma is man's
statement of that truth as set forth in a creed’ (KDB, pag. 8). |
La traduzione è: ‘Qual’è la differenza tra
una dottrina e un dogma? Una dottrina è una rivelazione proveniente da Dio di
una verità come si trova nelle
Scritture; il dogma è la dichiarazione fatta dall’uomo di quella verità come viene espressa in parole in un credo’. |
Le ADI hanno messo così: ‘Qual è la
differenza tra la dottrina ed il dogma? La dottrina è la rivelazione,
concessa da Dio, di quelle verità
che si trovano nella Scrittura; il dogma è la dichiarazione fatta dall’uomo
di una verità, o di un principio ritenuto tale,
esposta in un credo’ (DDB, pag. 1). |
Ma era così semplice lasciare tutto come
era, e le ADI hanno dovuto rovinare anche questa dichiarazione. Sconcertante.
E poi perché aggiungere ‘o di un
principio ritenuto tale’ che non è nell’originale e che non c’entra
niente? Forse perché avevano in mente molti dogmi della Chiesa Cattolica
Romana che sono antiscritturali? Comunque sia, hanno sbagliato le ADI a fare
questa aggiunta, che non era proprio necessaria ai fini di una spiegazione
del termine ‘dogma’. |
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IL
VALORE DELLA DOTTRINA
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‘Il destino celeste’ diventa ‘la destinazione
celeste’
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Pearlman afferma: ‘Human life is a journey from time to eternity, and it matters much
whether one believes that it is an aimless, meaningless journey, or one
planned by man's Maker, and directed to a heavenly destiny’ (KDB, pag.
9). |
La traduzione è: ‘La vita umana è un
viaggio dal tempo all’eternità, e conta tanto se uno crede che si tratta di
un viaggio senza meta e senza significato, o un viaggio pianificato dal
Fattore dell’uomo e diretto ad un destino celeste’. |
Le ADI hanno messo così: ‘La vita umana è
un viaggio dal tempo all’eternità e vi
è una grande differenza tra chi crede che questo viaggio non abbia scopo
né significato e chi, invece, crede che esso è stato progettato dal Fattore
dell’uomo ed ha una destinazione
celeste’ (DDB, pag. 2). |
Il termine inglese ‘destiny’ si deve per
forza tradurre con ‘destino’ e non si può tradurre con ‘destinazione’ che
invece in inglese si dice ‘destination’. Siamo alle solite, le ADI devono far
sparire il termine ‘destino’. |
‘Smascherare’ diventa ‘fugare’ e ‘mettere
in evidenza’
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Pearlman afferma: ‘But astronomy came with true principles about heavenly bodies and so
exposed the errors of astrology; botany came with the truth about plants and
so banished the errors of witchcraft. In like manner, Bible doctrine exposes
false notions about God and His ways’ (KDB, pag. 10). |
La traduzione è: ‘Ma l’astronomia venne con
principi veri sui corpi celesti e così smascherò
gli errori dell’astrologia; la botanica venne con la verità sulle piante e
così bandì gli errori della stregoneria.
In maniera simile, la dottrina della Bibbia smaschera le false nozioni su Dio e le Sue vie’. |
Le ADI hanno messo così: ‘Ma quando
l’astronomia scoprì molte verità
sui corpi celesti, fugò gli errori
dell’astrologia; quando la botanica presentò la verità sulle piante, fugò gli errori della stregoneria.
Allo stesso modo, le dottrine della Bibbia mettono in evidenza le false nozioni su Dio e sulle Sue vie’
(DDB, pag. 3). |
Il verbo inglese ‘to expose’, quando è
messo in relazione ad eresie, false dottrine, frodi e scandali, significa
‘smascherare, denunciare, svelare’, e non può essere tradotto con ‘mettere in
evidenza’ (come neppure con ‘fugare’) che invece in inglese è ‘To point out,
to stress, to highlight’. E così anche il verbo ‘to banish’ significa
‘bandire, esiliare, cacciare’ e non può essere tradotto con ‘fugare’ che
invece si dice ‘To dispel, to drive out, to disperse’. |
E’ evidente l’intento delle ADI di annacquare
il linguaggio di Pearlman, come anche quello di non fare polemica, come
dicono loro. Vergogna! |
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LA
CLASSIFICAZIONE DELLA DOTTRINA
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Sparito ‘lo studio della storia della
chiesa’
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Pearlman afferma: ‘2. Historical theology traces the history of the development of
doctrinal interpretation. It involves the study of church history’ (KDB,
pag. 11). |
La traduzione è: ‘2. La teologia storica
traccia la storia dello sviluppo dell’interpretazione dottrinale. Essa implica [o comporta] lo studio della
storia della Chiesa’. |
Le ADI hanno messo così: ‘Teologia storica.
Traccia la storia dello sviluppo dell’interpretazione dottrinale’ (DDB, pag.
4). |
Perché omettere lo studio della storia
della Chiesa? Per scoraggiare forse i credenti a studiare la storia della
Chiesa? |
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UN
SISTEMA DI STUDIO DELLA DOTTRINA
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Come fare dire a Pearlman una cosa diversa
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Pearlman afferma: ‘The Doctrine of the Church. Christ's disciples obviously need some
kind of organization for the purposes of worship, instruction, fellowship and
the propagation of the gospel. The New Testament tells us about the nature
and work of this organization’ (KDB, pag. 13-14). |
La traduzione è: ‘La Dottrina della Chiesa.
I discepoli di Cristo ovviamente
hanno bisogno di qualche tipo di
organizzazione per gli scopi
del culto, dell’ammaestramento, della comunione e della propagazione del
vangelo. Il Nuovo Testamento ci parla della natura e dell’opera di questa organizzazione’. |
Le ADI hanno messo così: ‘La dottrina della
Chiesa. I discepoli di Cristo hanno bisogno di una certa struttura per il
culto, l’ammaestramento, la comunione e per la propagazione dell’Evangelo. Il
Nuovo Testamento ci parla della natura e dell’opera della Chiesa, il corpo mistico di Cristo’ (DDB, pag. 6). |
Ma come si fa, peraltro in questo contesto,
a mettere ‘struttura’ al posto di ‘organizzazione’? Ci vuole veramente
malafede. E che la cosa è stata fatta scientificamente in malafede si vede
dal fatto che l’ultima parte è stata modificata sempre in maniera tale da far
scomparire l’organizzazione di cui parla Pearlman. |
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Manipolata la spiegazione della dottrina
delle ultime cose
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Pearlman afferma: ‘The Doctrine of the Last Things. It is natural to direct one's gaze
into the future and ask how everything - life, history, the world - will end.
All that has been revealed concerning the future is grouped under the heading
of "The Last Things." (KDB, pag. 14) |
La traduzione è: ‘La Dottrina delle Ultime Cose. E’ naturale
dirigere il proprio sguardo fisso nel
futuro e domandare come tutte le cose – la
vita, la storia, e il mondo – termineranno. Tutto ciò che è stato
rivelato in merito al futuro è raggruppato sotto il titolo «Le Ultime Cose»’. |
Le ADI hanno messo così: ‘La dottrina degli avvenimenti degli ultimi tempi.
E’ naturale volgere lo sguardo al futuro e chiedersi quali saranno gli eventi
finali della storia e del mondo. Tutto quello che è stato rivelato intorno al
futuro è stato raggruppato sotto il titolo ‘Gli avvenimenti degli ultimi tempi’ (DDB, pag. 6). |
Ecco un classico esempio di come quando si
vuole a tutti costi cambiare qualcosa che non va cambiato, poi alla fine si è
costretti a togliere qualcosa da qualche altra parte. Infatti avendo deciso
di mettere ‘gli avvenimenti degli ultimi tempi’ come titolo, invece che ‘la
dottrina delle ultime cose’, le ADI hanno dovuto togliere ‘la vita’ e poi
evitare di mettere ‘come … la vita, la storia e il mondo termineranno’. |
Voglio peraltro far notare che il termine
‘escatologia’, che deriva da ‘eschaton’ – ‘ultimo’ + ‘logos’ – ‘studio’, indica
lo studio delle ultime cose, ossia della fine sia della vita personale degli
uomini, che della storia e del mondo. E pressoché ogni libro di teologia
sistematica ha un capitolo o una parte dedicata all’escatologia. E difatti in
questo capitolo del suo libro, Pearlman parla della fine che fanno gli uomini
alla loro morte, come anche della fine della storia e del mondo. Ecco perché
Pearlman lo ha intitolato ‘La Dottrina delle Ultime Cose’. In altre parole,
Pearlman lo ha intitolato così ben sapendo quale sia il significato del
termine ‘escatologia’. Ma le ADI hanno pensato di modificare anche il titolo
di questo capitolo, e con esso necessariamente anche la spiegazione che ne dà
Pearlman. |