ADI: Francesco Toppi e il servire Mammona |
Francesco Toppi nel rispondere alla domanda ‘Ho sentito
ripetere che Gesù ama i poveri e odia i ricchi. E’ vero? Cosa afferma la
Bibbia?’ dopo avere detto che Dio non ha riguardo alla qualità delle persone
e che Gesù non caccia via nessuno di coloro che vanno a lui, prosegue dicendo:
‘Quando Gesù afferma: “Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l’uno
ed amerà l’altro, o si atterrà all’uno e sprezzerà l’altro. Voi non potete
servire Dio ed a Mammona” (Matteo 6:24), si riferisce ai sentimenti
dell’individuo. Mettere le capacità, le forze, gli interessi totalmente al
servizio di Mammona (una parola aramaica che significa ‘ricchezza’), vuol
dire essere schiavi delle ricchezze. ‘… l’amor del danaro è radice di ogni
sorta di mali….’ (1 Timoteo 6:10). Questo intento è condannato dalla
Scrittura’. (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, ADI-Media, 2004 Seconda
Edizione, Vol. II, pag. 8). |
Confesso che quando ho letto per la prima volta queste
parole, mi pareva di avere letto male, per cui le ho rilette e rilette, per
accertarmi che avessi letto correttamente. Purtroppo avevo letto bene, ed
allora non ho potuto non indignarmi, perché queste parole sovvertono le
parole di Cristo, sono un duro attacco alle parole di Cristo Gesù. Forse voi
ancora non vi siete accorti dove sta l’errore, e allora ve lo faccio notare
io. |
Nel momento in cui
Toppi afferma che essere schiavi delle ricchezze significa mettere le
capacità, le forze e gli interessi TOTALMENTE al servizio di Mammona, fa dire
a Cristo una menzogna, perché il dire TOTALMENTE (che vi ricordo significa
‘In modo totale, interamente, completamente, del tutto’) implica che se le
nostre capacità, forze e interessi vengono messe SOLO PARZIALMENTE al
servizio di Mammona, allora noi non siamo schiavi delle ricchezze!!! |
Ma Gesù con le sue
parole ha inteso dirci che se mettiamo (non importa in che misura) le nostre
capacità, le nostre forze e i nostri interessi al servizio di Mammona, non
potremo servire Dio perchè ci metteremo a disprezzarlo e odiarlo. |
Peraltro come si fa
a dire una simile cosa – come questa che dice Toppi – quando Gesù ha definito
servo di Mammona chi soltanto è ansioso della propria vita? Ascoltate infatti
tutto il discorso di Gesù a tale proposito: “Niuno può servire a due padroni;
perché o odierà l’uno ed amerà l’altro, o si atterrà all’uno e sprezzerà
l’altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona. Perciò vi dico: Non siate
con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che
berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del
nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non
seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li
nutrisce. Non siete voi assai più di loro? E chi di voi può con la sua
sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito? E intorno al
vestire, perché siete con ansietà solleciti? Considerate come crescono i
gigli della campagna; essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che
nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Or se
Iddio riveste in questa maniera l’erba de’ campi che oggi è e domani è
gettata nel forno, non vestirà Egli molto più voi, o gente di poca fede? Non
siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: Che mangeremo? che berremo? o di
che ci vestiremo? Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il
Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate
prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno
sopraggiunte. Non siate dunque con ansietà solleciti del domani; perché il
domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno”
(Matteo 6:24-34). Il ‘perciò’ dopo ‘Voi non potete servire a Dio ed a
Mammona’ significa ‘questa è la ragione per cui vi dico …’, perchè per Gesù
se un suo discepolo si mette a preoccuparsi della propria vita, di quel che
mangerà, di quel che berrà, e di quel che indosserà, allora diventa servo di
Mammona. Le ADI invece insegnano implicitamente che si possono mettere
capacità, forze, e interessi al servizio di Mammona! Sconcertante. |
Questo ragionamento
peraltro va a scontrarsi frontalmente con il primo comandamento fra tutti che
dice: “Ama dunque il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta
l’anima tua e con tutta la mente tua e con tutta la forza tua” (Marco 12:30),
in quanto se dobbiamo amare Dio con tutta la nostra forza, è evidente che non
possiamo mettere parte della nostra forza al servizio di Mammona. |
Fratelli, sappiate
che al servizio di Mammona non va messo niente, neppure un milionesimo delle
nostre capacità, forze ed interessi, perché nel momento stesso che mettiamo
qualcosa al servizio di Mammona diventiamo suoi servi, e quindi schiavi delle
ricchezze. Vi faccio un esempio: Paolo dice ai Romani: “Non sapete voi che se
vi date a uno come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a cui ubbidite:
o del peccato che mena alla morte o dell’ubbidienza che mena alla giustizia?”
(Romani 6:16). Ora, non è che Paolo dice che se ci diamo parzialmente al
peccato, esso non ci menerà alla morte, mentre se ci diamo ad esso
totalmente, esso ci menerà alla morte; ma semplicemente se ci diamo, quindi
non importa in che misura ci diamo al peccato. Dunque se noi ci diamo a
Mammona, sia pure parzialmente (diciamo così), moriremo. |
D’altronde, vi siete
mai chiesti come mai Paolo dice ai santi di Corinto: “Ma questo io dichiaro,
fratelli, che il tempo è ormai abbreviato; talché, d’ora innanzi, … quelli
che comprano [siano], come se non possedessero; e quelli che usano di questo
mondo, come se non ne usassero, perché la figura di questo mondo passa” (1
Corinzi 7:29, 30, 31)? Perchè lui voleva che i santi fossero senza
sollecitudini, e non diventassero servi di Mammona. |
In effetti, secondo
le parole di Toppi, sembra che noi discepoli di Cristo possiamo servire Dio e
Mammona contemporaneamente, basta non mettere tutte le nostre capacità, forze
ed interessi al servizio di Mammona!! In altre parole, è come se dicesse:
‘Basta bilanciare le capacità, le forze e gli interessi da mettere al
servizio di ambedue i padroni!’. |
Fratelli, non
sottovalutate affatto questa dichiarazione di Toppi che sembra irrilevante,
perchè sono proprio tramite dichiarazioni di questo tipo che vengono
introdotte di soppiatto le eresie in seno alla Chiesa. E ricordatevi che per
cambiare il significato ad una affermazione biblica ci vuole ben poco. Avete
notato infatti come Toppi è riuscito a stravolgere le parole di Gesù usandosi
di un semplice avverbio? |
State molto attenti
fratelli, perché questo insegnamento di Toppi è lievito da cui guardarsi, che
ha avuto delle nefaste conseguenze nelle Chiese ADI. |
|
Chi ha orecchi da udire, oda. |
|
Giacinto Butindaro |