Lettera aperta a Vittorio Fiorese

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Introduzione

 

Il 21 Novembre 2009 ho pubblicato un articolo dal titolo ‘Vittorio Fiorese elogia Gilberto Perri!’, assieme ad un video da me fatto con materiale tratto dal sito di Gilberto Perri, in cui si vedeva Vittorio Fiorese nel locale di culto della Chiesa Cristiana di Gallico, il cui pastore è Gilberto Perri, che prima di mettersi a predicare aveva elogiato sia Gilberto Perri che la comunità da lui curata o meglio traviata. Le parole dette in quella circostanza da Vittorio Fiorese (e che io ho preso e messo nel video) furono queste: ‘Ringraziamo Dio veramente. Anch’io conosco Gilberto da tanti anni, e ogni volta che torno, sono veramente sorpreso di vedere il peso che lui ha di esprimere l’Evangelo non solo attraverso il ministerio della Parola ma attraverso quelle opere sociali dove veramente Dio gli ha dato un unzione potente e credo che la vostra chiesa, anche nelle diramazioni dell’associazione IPF è veramente un modello di riferimento nella nostra nazione. Che Dio possa alzarvi sempre di più e darvi sapienza’.

 

 

L’articolo è il seguente: ‘

 

Vittorio Fiorese, direttore della tenda ‘Cristo la Risposta 2’, il 6 Ottobre 2009 si è recato a Gallico a predicare presso la comunità traviata da Gilberto Perri, e prima di predicare ha elogiato Gilberto Perri e la comunità! Guardatelo e ascoltatelo da voi stessi nella prima parte di questo video.

Evidentemente a Vittorio Fiorese non interessa niente che Gilberto Perri si definisce Gilberto Cristo, che dice che i morti pregano per i vivi, che un cristiano che si ammazza andrà in cielo, che afferma in maniera sfacciata di pregare per il calcio, che insulta e maledice i suoi nemici e dice parolacce persino durante le sue prediche, che si fa il segno della croce e insegna gli altri a farlo, che unge le bare dei morti, e che tiene incontri ecumenici (anche a Gallico dove invita preti e suore e li fa parlare).

Vittorio, ti devi semplicemente vergognare per avere espresso quelle lodi nei confronti di un uomo che ha sedotto delle anime e che nell’usare quel linguaggio scurrile e offensivo mostra quello che ha veramente nel suo cuore. Il salmista affermava di essere il compagno di quelli che temevano Dio, tu invece dimostri di essere il compagno di gente riprovata quanto alla fede e corrotta spiritualmente!

L’apostolo Paolo afferma: “Or io v’esorto, fratelli, tenete d’occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l’insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro. Poiché quei tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de’ semplici” (Romani 16:17-18). Tu invece che fai? Li elogi e li prendi pure ad esempio!! VERGOGNATI, SE SAI ANCORA COSA SIGNIFICA VERGOGNARSI!!

Stai molto attento, perché le cattive compagnie corrompono i buoni costumi, e il compagno degli insensati diventa cattivo! Lascia dunque perdere Perri e tutti coloro che sono fatti della sua stessa pasta lievitata! SVEGLIATI DAL SONNO IN CUI SEI CADUTO!

Colgo anche l’occasione per rivolgere questa esortazione ai fratelli che sono sotto la tenda ‘Cristo è la Risposta 2: ‘Non seguite le orme di Vittorio Fiorese perché i sentieri che sta calcando sono tortuosi, sono sentieri dove regna il compromesso e dove ci si allea con i nemici della croce di Cristo pur di avere un qualche sostegno materiale e finanziario da essi. Purtroppo tutto ciò porta discredito al Vangelo che voi vi studiate di portare alle anime perdute, e spero che ve ne rendiate conto, e abbiate anche il coraggio di ritirarvi da tutti i seduttori di menti, i cianciatori e i ribelli (che operano scandali a più non posso), - che infestano le Chiese Evangeliche in Italia - con cui purtroppo la tenda collabora!’

 

Giacinto Butindaro

 

 

 

Così ha risposto Vittorio Fiorese a coloro che gli hanno scritto chiedendogli spiegazioni su quella sua visita e il suo elogio a Perri

 

Il 2 Dicembre 2009 Vittorio Fiorese risponde così a dei credenti in merito a questa faccenda. Riporto prima tutta la lettera integralmente, poi risponderò ad essa.

 

Cari Emanuele, Enrico, Sabrina, Renato ed altri che mi hanno scritto chiedendomi un chiarimento riguardo alla mia visita alla comunità del pastore Gilberto Perri del 6 ottobre scorso. Avevamo la tenda a Reggio Calabria e come di consueto  conformemente alla nostra identità interdenominazionale facciamo visite alle varie comunità cercando di costruire ponti e abbattere muri dove è possibile. Il problema non è questo ma l'accostamento fatto dal fratello Butindaro nel suo sito tra la mia visita e mancato discernimento delle reali condizioni del past. Perri ritratto nel sito in alcune situazioni apparentemente compromettenti (parolacce, eresie e grossolane deviazioni dagli standard evangelici comuni). Naturalmente il Butindaro pur non conoscendomi parte da questa visita e dal mio presunto elogio fatto alla comunità di Perri per lanciarsi in un'invettiva nei miei confronti definendomi come una persona ormai sviata che percorre sentieri tortuosi interessato solo ai soldi. L'esortazione dopo aver insinuato sulle mie motivazioni spirituali invita i membri del gruppo alla ribellione e a lasciare il gruppo e la missione.

Non avrei nemmeno risposto a queste accuse, uso internet il meno possibile per mia scelta, solo per rispetto alle vostre lettere che esprimevano una sincera preoccupazione nei miei confronti preciso quanto segue:

E' fin troppo facile criticare Perri utilizzando alcuni errori e dottrine controverse sapendo che nessuno esiterebbe a stigmatizzare questi comportamenti. Ma perché invece di distruggere con il gossip la sua immagine anche se è di moda di questi tempi, non dare onestamente un'immagine obiettiva di questo fratello? Lo conosco da trent'anni, da quando era un semplice fratello e ho visto come Dio si è identificato con questo servitore che ha portato centinaia di persone al Signore. Questo certo non giustifica gli errori ma forse Butindaro che si erge a censore dei pastori e delle chiese non ne commette? Lo schema critico che Butindaro usa per riprendere pastori e uomini di Dio è pretestuoso perché isola uno spezzone di predicazione o di comportamento e passa da questo a giudicare l'intera persona spingendosi fino a sostituirsi allo Spirito Santo dal momento che dà sentenze e opinioni sulle motivazioni interiori, cosa che solo l'Onnipotente ha le risorse per fare.

E' vero che ho riconosciuto che la chiesa di Perri è un modello in Italia, ma il sito di Butindaro non spiega a proposito di quali aspetti, anzi accostando subito con una perversa manipolazione della realtà e della informazione dà l'idea che io approvi e prenda a modello le parolacce o le dottrine non evangeliche. Se fosse stato obiettivo e presente avrebbe capito che considero questa chiesa un riferimento in Italia per l'imponente opera sociale che sta svolgendo. Perri è stato il fondatore e presidente dell'IPF (istituto per la famiglia) che conta 350 sedi in tutta Italia presso gruppi, chiese e comunità pentecostali di varie denominazioni che usufruiscono di copertura legale, assistenza tecnica, supporto e raggiungono migliaia di persone in difficoltà. Recentemente l'IPF ha anche ricevuto un prestigioso riconoscimento dallo Stato per il lavoro che sta svolgendo nel campo del Volontariato. Non credo che ci sia un'altra chiesa in Italia che stia facendo un lavoro simile. Se Butindaro avesse visitato la chiesa di Perri avrebbe visto che quest'uomo è totalmente dedicato alla chiesa ed è riuscito in un contesto degradato come la Calabria a fare impresa creando decine di posti di lavoro per i giovani e le persone della chiesa. Ho visto una profonda rete solidale, un entusiasmo tra i credenti e sopratutto ho visto persone di ogni ceto sociale accettare Gesù.

Certo Perri è un uomo e commette errori, ma io non mi arrischierei mai di parlare male di lui perché è evidente che lo Spirito di Dio opera in quella chiesa.

Veniamo al video delle parolacce. Siamo tutti d'accordo, il turpiloquio è sbagliato anche fuori dal pulpito. Ma siamo onesti, il sito presenta Perri come se in ogni culto inizia o finisce con parole volgari e scurrili. Non è così, se si analizza il video si capisce che Perri è irritato e perde per un momento l'autocontrollo ma grazie a Butindaro sarà conosciuto per le parolacce, un episodio marginale che viene sbandierato sulla pubblica piazza del web.

Per le dottrine non evangeliche (segno della croce, unzione delle bare ecc.) le considero delle stravaganze non bibliche e non so perché Perri le porti avanti, bisognerebbe chiedere a lui. So che si considera una comunità cristiana non evangelica e non cattolica, però nel suo ultimo libro intitolato "Il regno di Dio ed i cristiani d'Italia" è contenuta la dottrina della chiesa che si rifa' al patto di Losanna (pg 11-12-13) e mi sembra assolutamente cristologica e scritturale.

Mi ha dato fastidio e addolorato questo attacco al fratello Perri ma mi sono accorto che è solo uno dei tanti nel sito del Butindaro.

Sempre seguendo lo schema pretestuoso di isolare frasi da predicazioni o insegnamenti nella sezione del sito "Confutazioni" 2 serie viene attaccato il pastore Umberto Trovato per una frase riportata da alcuni fuoriusciti riguardo alla morte di Gesù. Naturalmente il pastore Umberto viene ripreso dal Butindaro insinuando la sua malafede o addirittura di usare menzogna. Ma che ne sa Butindaro del past. Umberto Trovato un uomo che da cinquant'anni sta sulla breccia del ministerio insieme alla moglie Mimma. Ogni volta che sono stato a casa sua ho visto quanta gente come al pronto soccorso arriva in questa casa giorno e notte. Come si può gettare discredito su un uomo di ottant'anni la cui testimonianza di integrità, fede e dedizione è conosciuta in tutta la Sicilia? Butindaro non esita ad attaccare il past. Lirio Porrello per la politica. Possiamo non essere d'accordo per il G12 o altro ma chi può dubitare che una potente unzione è sul pastore Lirio e allora perché non temere di diffondere fango su questi servi di Dio.

Un attacco feroce è anche per la pastoressa Rosaleen colpevole di evangelizzare in discoteca, in verità si evince dal sito che il Butindaro non riconosce il ministerio femminile e ordina alle sorelle di non parlare in chiesa perché è indecoroso, di non truccarsi, di non tingersi i capelli, di usare vesti lunghe e di usare il velo anche fuori della chiesa. Perché non aggiungere anche il burka già che c'era.

Ma il Butindaro ce ne ha per tutti con un enfasi particolare contro i pastori delle ADI da Lorìa a De Iorio da Lombardi a Mottola sempre utilizzando sermoni o frasi secondo lui fuori dottrina. Ora tutto possiamo dire delle ADI ma non che siano fuori dottrina, loro che per anni con scrupolo ed eccesso di zelo hanno praticato il "non oltre quello che è scritto". Ma è nella questione dolorosa di Foggia e del litigio tra gruppi diversi di credenti nella stessa chiesa che Butindaro tocca il fondo. Sì è vero è uno scandalo che ci fa male ma perché con sadico compiacimento divulgarlo e diffonderlo attraverso il web dove anche anime deboli e instabili hanno accesso, perché non diffondere cose positive, perché non innalzare Gesù invece di buttar giù tutti gli altri?

Ma è proprio nella sezione dedicata ai pastori e leader che Butindaro rivela il suo vero volto (vedi Confutazione 2 "Non siamo in vacanza"). Qui sottolinea come ormai la maggioranza dei pastori si è allontanata dalla retta via e poi come sotto potente ispirazione profetica, come un novello Giovanni Battista li riprende direttamente con le seguenti parole che cito testualmente: "Voi pastori, corrotti, ipocriti siete parenti e complici delle vipere e dei lupi.. siete la razza di persone più pericolosa per la chiesa dopo gli operatori di scandali e i falsi dottori.. codardi senza amore per la giustizia ecc."

Poi come di consueto il Butindaro si rivolge ai fratelli invitandogli ad andare avanti senza paura dei pastori ipocriti e corrotti.

Quali sono le reali intenzioni di quest'uomo. Forse di incoraggiare la ribellione ai pastori per crearsi in seguito on-line una chiesa elettronica sul web. Dio sa.

Dimenticavo anche che mi ha fatto ridere l'attacco contro le case editrici cristiane. Lo trovo molto umoristico con l'ingiunzione di non lucrare sui libri cristiani mentre sappiamo con quanta fatica e sacrifici i fratelli della CLC tentano di andare avanti coprendo a malapena le spese. E poi ci sono accuse anche contro gli evangelisti che usano scenette, mimiche e musica per attirare i giovani invece che ricorrere al soprannaturale (segni e prodigi). D'accordo ma perché non ci fa vedere lui che ha tutte le risposte come succedono i miracoli.

 

Concludo, non voglio polemizzare per non contristare lo Spirito Santo però per quel che mi riguarda io non conosco Butindaro, non lo ho mai incontrato, fino a qualche giorno fa non sapevo che esisteva. So questo che se io ho commesso un errore andando nella chiesa di Perri, un uomo che si vanta di conoscere le scritture avrebbe dovuto relazionarsi con me diversamente. Alla luce di MATTEO 18:15 e GAL. 6:1 poteva contattarmi personalmente, avvertirmi. Invece ha preferito gettare discredito pubblicamente e diffondere informazioni falsate e tendenziose insinuando che servo Dio per interesse senza considerare che da trentatre anni sono sulla strada, vivo in una roulotte, ho lasciato il lavoro in banca, ora che ho sessant'anni e nessun contributo pensionistico, sono vissuto in fede nella precarietà per scelta, ho cresciuto i miei figli in mezzo a drogati, sbandati ed emarginati e viene questo Butindaro da dietro la scrivania, nell'anonimato del computer per dirmi che mi devo vergognare e incoraggiando i discepoli del gruppo a lasciare la missione. Giudicate voi fratelli, io vi ringrazio per avermi scritto. Io non uso il web se non per qualche ricerca fratelli ma permettetemi di dirvi come mai andate in siti come questo pieni di veleno e spazzatura contro ogni genere di uomini di Dio. Io non controbatterò questo fratello ma se voi conoscete qualcuno che è stato confuso dalle informazioni del Butindaro utilizzate pure questo mio scritto per chiarimenti.

Per il resto come evangelista mi sento libero di andare a predicare dovunque. Se i testimoni di Geova mi invitano vi andrò, se i buddisti mi invitano vi andrò dal momento che Gesù è andato a predicare anche all'inferno (I Pietro 3:19).

 

Dio vi benedica

 

Fiorese Vittorio

 

 

 

 

Così replico io

 

 

Tu, Vittorio, dici:

‘Cari Emanuele, Enrico, Sabrina, Renato ed altri che mi hanno scritto chiedendomi un chiarimento riguardo alla mia visita alla comunità del pastore GIlberto Perri del 6 ottobre scorso. Avevamo la tenda a Reggio Calabria e come di consueto  conformemente alla nostra identità interdenominazionale facciamo visite alle varie comunità cercando di costruire ponti e abbattere muri dove è possibile. Il problema non è questo ma l'accostamento fatto dal fratello Butindaro nel suo sito tra la mia visita e mancato discernimento delle reali condizioni del past. Perri ritratto nel sito in alcune situazioni apparentemente compromettenti (parolacce, eresie e grossolane deviazioni dagli standard evangelici comuni). Naturalmente il Butindaro pur non conoscendomi parte da questa visita e dal mio presunto elogio fatto alla comunità di Perri per lanciarsi in un'invettiva nei miei confronti definendomi come una persona ormai sviata che percorre sentieri tortuosi interessato solo ai soldi. L'esortazione dopo aver insinuato sulle mie motivazioni spirituali invita i membri del gruppo alla ribellione e a lasciare il gruppo e la missione’.

Allora Vittorio, già, come di consueto la Tenda si trova in un paese o in una città, e come di consueto voi andate a fare visita alle varie comunità della zona, tra cui quelle comunità con cui collaborate e che naturalmente vi sostengono materialmente e finanziariamente. Ora, io non so in questo caso se la Chiesa di Gallico vi abbia aiutati finanziariamente o se lo fa ogni volta che andate in quella zona, e non mi interessa neppure saperlo, ma quello che so è che tu ci sei andato, e prima di predicare hai fatto degli elogi molto chiari (non presunti, come dici tu, ma reali) a Perri e alla sua comunità. Un’altra cosa che so, perché lo hai detto tu, è che conosci da molti anni Perri. Ora, evidentemente quindi non ti è sfuggito il fatto che Gilberto Perri da diversi anni ha aderito alla ‘Teologia del Dominio’, che è una eresia, ed a motivo di ciò si è dato alla politica, fondando niente di meno che un movimento socio-politico e trovando in Lirio Porrello un fedele alleato e sostenitore. Bastava solo questo per indurti a stare lontano o prendere le distanze da lui e la sua comunità, come hanno fatto tanti Evangelici. Ma evidentemente per te quello che ha fatto Perri non è così grave da farti ritirare da lui, eppure ha adulterato il Vangelo di Cristo mettendosi a insegnare che Gesù vuole che noi ci diamo alla politica per arrivare a governare i paesi, le città, le nazioni. Come vedo che per te alla fin fine non è così grave da farti ritirare da lui il fatto che dica parolacce durante le predicazioni (pensa quindi quando non predica che linguaggio usa!), maledice i suoi nemici (a proposito, guarda questi due video: il primo dove Perri afferma che lui non prega per i suoi nemici e li maledice, e il secondo dove maledice me e il fratello Giuseppe Piredda chiamandoci ‘figli del diavolo’)

 

 

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si mette con i preti e le suore, e accetta di buon grado da un prete ‘la santissima trinità’. Che dire poi  dell’insegnamento di Perri secondo cui i morti pregano per i vivi, o che un cristiano che si uccide andrà lo stesso in cielo? Certamente sono insegnamenti contrari a quelli degli apostoli, ma anche qui ci si trova secondo te dinnanzi a cose che non sono così gravi da farti ritirare da Perri e la sua comunità. E che dire della sua pratica di farsi il segno della croce, o quella di ungere le bare? Anche qui, mi dirai che tutto ciò non può indurti a farti ritirare da lui! Ma aspetta, dimenticavo di riferirti che ci sono altre pratiche superstiziose introdotte da Perri nella comunità di Gallico, e sono le seguenti:  la pratica di immergere sette volte un credente nell’acqua della vasca dei battesimi per la purificazione dalle contaminazioni o dai demoni, e la pratica che ho chiamato ‘della bacinella’. Forse vuoi sapere in cosa consiste questa pratica della bacinella, e allora te lo spiego con le parole di una certa Natalia Morabito, che in una testimonianza che è pubblica ha scritto il 17 Gennaio 2008: ‘Ho avuto un’attacco spirituale terrificante da parte di un demone che mi paralizzava metà testa e mi faceva essere tramortita, con un occhio gonfio e deformata in viso. Con me c’era mia sorella Alessandra che mi ha consigliato di chiamare subito il pastore. Gilberto mi ha tranquillizzata, mi ha anzitutto perdonato i peccati come sta scritto nel vangelo di GIOVANNI cap. 20 vers.23 e poi mi ha chiesto di svolgere alcune azioni di ubbidienza. (Avrei dovuto pregare per dieci minuti con i piedi immersi in una bacinella riempita d’acqua e gocce d’olio. Dopo la preghiera avrei dovuto, sempre per mandato del pastore, intingere la mano in quell’acqua e toccarmi con un dito la parte di nuca dolente)’. A proposito, nei video di Perri che ho messo sul nostro sito il Perri non è ritratto ‘in alcune situazioni apparentemente compromettenti’, come dici tu, ma realmente compromettenti, e questo lo hanno capito tanti fratelli in tutta Italia e all’estero, ma evidentemente tu no. Pure un bambino capisce che c’è qualcosa di grave che non va in Perri vedendo quei video, ma tu no. Mi dispiace questo, veramente, ma per te.

Ora, mettiamo anche che tu fossi a conoscenza solo del fatto che lui si era dato alla politica, e non fossi a conoscenza di tutte le altre cose da me citate su Gilberto Perri. Mi sarei aspettato che in questa lettera che hai mandato a questi credenti, dopo essere venuto a conoscenza di queste cose, tu riconoscessi con molta chiarezza che Perri dice e fa cose tali da non permetterti più di avere a che fare con lui, e quindi riconoscessi che in effetti se Perri dovesse invitarti adesso ti rifiuteresti di accettare il suo invito, ma vedo che per te è come se non fosse successo nulla, tu vai avanti per la tua strada come se niente fosse, e anzi ti lanci in una dura invettiva contro di me. Vittorio, ma non hai mai letto quello che Paolo dice ai santi di Roma: “Or io v’esorto, fratelli, tenete d’occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l’insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro. Poiché quei tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de’ semplici” (Romani 16:17-18)? E se lo hai letto, mi vuoi spiegare cosa hai capito? Per me è chiaro, con coloro che in seno alla Chiesa compiono scandali e insegnano cose perverse per trarre i discepoli dietro a sé, non si deve collaborare e non ci si deve mettere, in quanto bisogna ritirarsi da loro. Se ho capito male le parole di Paolo, vorrei che mi correggessi.

Tu affermi poi: ‘Naturalmente il Butindaro pur non conoscendomi parte da questa visita e dal mio presunto elogio fatto alla comunità di Perri per lanciarsi in un'invettiva nei miei confronti definendomi come una persona ormai sviata che percorre sentieri tortuosi interessato solo ai soldi. L'esortazione dopo aver insinuato sulle mie motivazioni spirituali invita i membri del gruppo alla ribellione e a lasciare il gruppo e la missione’. Be, se non sono sentieri tortuosi quelli che stai battendo tu, quali sono i sentieri tortuosi? E che siano sentieri tortuosi si evince anche da come parli, cioè dal tuo modo tortuoso di parlare. E poi, è vero che non ti conosco personalmente, ma una persona si fa conoscere anche dalle persone che frequenta. Ti faccio un esempio: se un ministro del governo va a trovare a casa sua un mafioso, un criminale, e gli fa degli elogi non importa per che cosa (magari per qualche sua opera di beneficenza a favore della Chiesa, perché come tu sai esistono criminali che aiutano certe parrocchie facendo beneficienza), e ci sono le prove schiaccianti che quel ministro ha compiuto quell’atto e ha fatto quegli elogi a quel criminale, quel ministro non può mettersi a dire al magistrato: ‘Lei non mi conosce, e non può dedurre da questa mia visita e da questo mio presunto elogio che io sono un colluso!’ Ora, ho estremizzato l’esempio, per farti capire che il mio giudizio nei tuoi confronti è basato su fatti, fatti che sono incontrovertibili. Tu sei andato a fare visita e hai elogiato un uomo che si è sviato dalla retta via, perché insegna svariate eresie e vuole tra le altre cose costruire un regno sulla terra, un uomo dal linguaggio volgare, che signoreggia il popolo di Dio, un uomo che terrorizza le anime con la minaccia delle sue maledizioni, e poi un uomo che insulta gli Evangelici a più non posso (Forse dovresti andare sul sito di Perri e visionare alcuni video delle sue predicazioni, per renderti conto di quello che ti dico. Ma mi sa che forse questo non ti interessa farlo, per paura di scoprire altre nefandezze dette o fatte da Perri), e che cosa pretendevi? Di ricevere da me forse un elogio per quello che hai fatto e detto? O che la cosa passasse inosservata? No davvero, tu hai agito in maniera stolta, e quindi meritavi di essere ripreso, e pubblicamente. La mia invettiva l’ho fatta dunque a ragion veduta, e poi peraltro dopo i tuoi elogi a Perri hai presentato il tuo ultimo libro alla comunità di Perri, quindi quegli elogi erano anche volti a stimolare i membri di quella chiesa a comprare il tuo libro!

 

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Ora, il tuo comportamento è da biasimare perché in questa maniera hai mostrato alla fratellanza di non preoccuparti né della tua reputazione e neppure della reputazione della tenda, perché adesso chi conosce bene Perri sarà indotto a dire che tu sei come lui, o comunque gli assomigli! E poi, cosa diranno quelli del mondo di voi della tenda? Ma evidentemente a te non importa nulla delle conseguenze di questo tuo modo di comportarti e parlare. E poi, elogiando Perri tu non hai fatto altro che fortificare le sue mani, che sono le mani di uno che dice e fa cose storte, e quindi lui sarà incoraggiato a proseguire per questa via. E tanto è vero questo, che appena Perri ha visto il mio video su di te, che ha fatto? Si è lanciato pubblicamente in una delle sue maledizioni contro il sottoscritto facendola seguire da una benedizione nei tuoi confronti! Ecco dunque il risultato indiretto di quelle tue parole. Ma non penso che ti interessi quello che ti dico: tu sicuramente hai cose più importanti a cui pensare di quelle che ‘questo Butindaro’ ha da dirti! Tu sei Vittorio Fiorese, io sono nessuno. Comunque, questo nessuno ha intenzione di continuare a parlarti, nella speranza che tu rinsavisca perché ti vedo male, Vittorio, molto male. Dunque, riallacciandomi al discorso di prima, un ministro di Cristo deve stare molto attento alle persone che frequenta, con cui collabora, e a cui rivolge degli elogi sia privatamente che pubblicamente, perché se egli si mette a collaborare con pastori che hanno un linguaggio volgare, che insegnano cose perverse e fanno fare ai credenti cose strane, che signoreggiano il popolo di Dio, che maledicono quelli che mettono in dubbio qualsiasi loro parola, e così via, non solo screditerà il suo ministerio, ma farà biasimare la Parola di Dio. Ricordati infatti che Paolo diceva di lui e i suoi collaboratori: “Noi non diamo motivo di scandalo in cosa alcuna, onde il ministerio non sia vituperato; ma in ogni cosa ci raccomandiamo come ministri di Dio per una grande costanza, per afflizioni, necessità, angustie, battiture, prigionie, sommosse, fatiche, veglie, digiuni; per purità, conoscenza, longanimità, benignità, per lo Spirito Santo, per carità non finta; per la parola di verità, per la potenza di Dio; per le armi di giustizia a destra e a sinistra” (2 Corinzi 6:3-7). E oltre a ciò egli diventerà come i pastori corrotti che frequenta, perché il compagno degli insensati diventa cattivo (cfr. Proverbi 13:20), e le cattive compagnie corrompono i buoni costumi (cfr. 1 Corinzi 15:33). E io temo proprio questo, che tu ti sia corrotto spiritualmente a furia di frequentare e collaborare con uomini che dicono di servire il Signore, ma nei fatti servono il loro ventre, come dice la Scrittura. Già, perché Perri non è il solo, ce ne sono altri di pastori da cui dovresti stare alla larga, ma tu invece collabori con loro. Vittorio, ma ti sei mai domandato come mai Paolo ha scritto ai Corinzi queste parole: “V’ho scritto nella mia epistola di non mischiarvi coi fornicatori; non del tutto però coi fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i rapaci, o con gl’idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; ma quel che v’ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare. Poiché, ho io forse da giudicar que’ di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Que’ di fuori li giudica Iddio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi” (1 Corinzi 5:9-12)? Ma non pensi che sia proprio per le ragioni da me addotte poco fa? A proposito, guarda che Perri rientra nella categoria ‘oltraggiatore’.

Tu poi dici che io invito ‘i membri del gruppo alla ribellione e a lasciare il gruppo e la missione’. No, ho fatto un'altra cosa, e cioè ho detto ai fratelli della tenda di non imitarti in questo. Ecco le mie testuali parole: ‘Non seguite le orme di Vittorio Fiorese perché i sentieri che sta calcando sono tortuosi, sono sentieri dove regna il compromesso e dove ci si allea con i nemici della croce di Cristo pur di avere un qualche sostegno materiale e finanziario da essi. Purtroppo tutto ciò porta discredito al Vangelo che voi vi studiate di portare alle anime perdute, e spero che ve ne rendiate conto, e abbiate anche il coraggio di ritirarvi da tutti i seduttori di menti, i cianciatori e i ribelli (che operano scandali a più non posso), - che infestano le Chiese Evangeliche in Italia - con cui purtroppo la tenda collabora!’ Dunque ho detto loro di fare quello che tu ancora non vuoi fare per motivi interessati naturalmente. Chiamala pure ribellione, ma se di ribellione si tratta, certamente non si tratta di ribellione alla parola di Dio che dice di fare qualcosa che tu non stai proprio facendo e che stai con il tuo cattivo esempio disprezzando. Se poi i fratelli vogliono rimanere nella tenda possono farlo, ma certamente li esorto a non partecipare a comportamenti antibiblici.

 

 

 

Tu, Vittorio, dici:

‘Non avrei nemmeno risposto a queste accuse, uso internet il meno possibile per mia scelta, solo per rispetto alle vostre lettere che esprimevano una sincera preoccupazione nei miei confronti preciso quanto segue: E' fin troppo facile criticare Perri utilizzando alcuni errori e dottrine controverse sapendo che nessuno esiterebbe a stigmatizzare questi comportamenti. Ma perché invece di distruggere con il gossip la sua immagine anche se è di moda di questi tempi, non dare onestamente un'immagine obiettiva di questo fratello? Lo conosco da trent'anni, da quando era un semplice fratello e ho visto come Dio si è identificato con questo servitore che ha portato centinaia di persone al Signore. Questo certo non giustifica gli errori ma forse Butindaro che si erge a censore dei pastori e delle chiese non ne commette? Lo schema critico che Butindaro usa per riprendere pastori e uomini di Dio è pretestuoso perché isola uno spezzone di predicazione o di comportamento e passa da questo a giudicare l'intera persona spingendosi fino a sostituirsi allo Spirito Santo dal momento che dà sentenze e opinioni sulle motivazioni interiori, cosa che solo l'Onnipotente ha le risorse per fare. E' vero che ho riconosciuto che la chiesa di Perri è un modello in Italia, ma il sito di Butindaro non spiega a proposito di quali aspetti, anzi accostando subito con una perversa manipolazione della realtà e della informazione dà l'idea che io approvi e prenda a modello le parolacce o le dottrine non evangeliche. Se fosse stato obiettivo e presente avrebbe capito che considero questa chiesa un riferimento in Italia per l'imponente opera sociale che sta svolgendo. Perri è stato il fondatore e presidente dell'IPF (istituto per la famiglia) che conta 350 sedi in tutta Italia presso gruppi, chiese e comunità pentecostali di varie denominazioni che usufruiscono di copertura legale, assistenza tecnica, supporto e raggiungono migliaia di persone in difficoltà. Recentemente l'IPF ha anche ricevuto un prestigioso riconoscimento dallo Stato per il lavoro che sta svolgendo nel campo del Volontariato. Non credo che ci sia un'altra chiesa in Italia che stia facendo un lavoro simile. Se Butindaro avesse visitato la chiesa di Perri avrebbe visto che quest'uomo è totalmente dedicato alla chiesa ed è riuscito in un contesto degradato come la Calabria a fare impresa creando decine di posti di lavoro per i giovani e le persone della chiesa. Ho visto una profonda rete solidale, un entusiasmo tra i credenti e sopratutto ho visto persone di ogni ceto sociale accettare Gesù. Certo Perri è un uomo e commette errori, ma io non mi arrischierei mai di parlare male di lui perché è evidente che lo Spirito di Dio opera in quella chiesa. Veniamo al video delle parolacce. Siamo tutti d'accordo, il turpiloquio è sbagliato anche fuori dal pulpito. Ma siamo onesti, il sito presenta Perri come se in ogni culto inizia o finisce con parole volgari e scurrili. Non è così, se si analizza il video si capisce che Perri è irritato e perde per un momento l'autocontrollo ma grazie a Butindaro sarà conosciuto per le parolacce, un episodio marginale che viene sbandierato sulla pubblica piazza del web. Per le dottrine non evangeliche (segno della croce, unzione delle bare ecc.) le considero delle stravaganze non bibliche e non so perché Perri le porti avanti, bisognerebbe chiedere a lui. So che si considera una comunità cristiana non evangelica e non cattolica, però nel suo ultimo libro intitolato "Il regno di Dio ed i cristiani d'Italia" è contenuta la dottrina della chiesa che si rifa' al patto di Losanna (pg 11-12-13) e mi sembra assolutamente cristologica e scritturale’.

 

Adesso sappiamo pure che usi poco Internet, ti do un consiglio, comincia ad usarlo un po’ di più, perché credo che tu non sia aggiornato su tante cose, e Internet può contribuire a questo aggiornamento di cui hai bisogno. Ora tu affermi: ‘Ma perché invece di distruggere con il gossip la sua immagine anche se è di moda di questi tempi, non dare onestamente un'immagine obiettiva di questo fratello?’ Guarda che qui se c’è qualcuno che sta distruggendo l’immagine di Perri, quello è Perri stesso, e certamente non io, e neppure tutti quelli che come me riprovano le sue menzogne e le sue pratiche menzognere. Io ho fatto semplicemente quello che deve fare ogni servo di Dio, mettere in guardia i fratelli da queste persone. (Faccio quello che dovresti fare anche tu, ma tu sei affaccendato in altre faccende. Non hai certo tempo e voglia di fare queste cose!) Ma evidentemente tu il mio avvertimento e la mia riprovazione non la intendi affatto in questa maniera, perché definisci queste cose ‘gossip’, quindi pettegolezzo. Quindi io sarei un gossipparo! Be, allora era un gossipparo anche l’apostolo Paolo, erano gossippari anche i profeti antichi, perché essi misero in guardia il popolo di Dio dalle persone false, dalle persone corrotte, dai lupi vestiti da pecore, e così via, e le loro parole erano molto dure. Anche loro quindi con il loro gossip distruggevano l’immagine di tanti ‘onesti fratelli’! Quello che dici, Vittorio, è a dire poco scandaloso! Io credo che le tue parole sono di una gravità inaudita. Ma tu prima di parlare, pensi a quello che stai per dire? Domandi se forse io non commetto errori: certo che ne commetto pure io, ma grazie a Dio non sono quelli di Perri, che sono scandali, lo ripeto, scandali! Che modo di parlare è questo tuo? Ma come ragioni? E poi tutti questi elogi alla comunità di Perri e alla persona di Perri! Ma allora che facciamo? Ci lasciamo abbagliare gli occhi dalle opere buone che compie una associazione, e non guardiamo più agli scandali e alle false dottrine che propaga? Ma guarda, che se è per opere buone, la Chiesa Cattolica Romana ne compie molte di più di tutte le Chiese Evangeliche Italiane messe assieme. E potrei pure parlare delle opere buone che fanno gli Avventisti del settimo giorno, o quelle che fanno i Mormoni! E allora che faremo? Non metteremo in guardia le anime dal Cattolicesimo, dall’Avventismo e dal Mormonismo, riprovando le eresie di perdizione di queste sette? Così non sia. Spiegami quello che vuoi dire, perché proprio non so dove vuoi arrivare. Tu poi affermi che ‘Lo schema critico che Butindaro usa per riprendere pastori e uomini di Dio è pretestuoso perché isola uno spezzone di predicazione o di comportamento e passa da questo a giudicare l'intera persona spingendosi fino a sostituirsi allo Spirito Santo dal momento che dà sentenze e opinioni sulle motivazioni interiori, cosa che solo l'Onnipotente ha le risorse per fare’. Pretestuoso? Ma come? Perri fa abituale uso di un linguaggio volgare e tu mi accusi di usare uno schema pretestuoso nei suoi confronti? Ma qui è la norma, non sono casi isolati (ti ripeto di andare a visionare i video che lui mette sul suo sito per renderti conto di questo). Poi ripeto, parla con i fratelli che conoscono bene Perri, e ti diranno che è proprio il suo modo di parlare. E a dimostrazione di quello che ti sto dicendo, ho una personale testimonianza da darti. Alcune settimane fa mi ha telefonato uno strettissimo collaboratore di Gilberto Perri e mentre mi parlava accusandomi di questo e di quest’altro mi ha detto con molta tranquillità ‘vaffa …’. Ti meravigli? Io no, perché so che tale è il maestro e tale sono i discepoli, tale è il pastore e tale sono le pecore. Ma poi ti domando: ‘Spiegami, fammi sapere come tu, Vittorio Fiorese, giudichi una persona che usa un linguaggio di questo genere, anche mentre predica!’ Nella mia Bibbia leggo che “l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvage” (Matteo 12:35), perché dall’abbondanza del cuore la bocca parla, quindi non si capisce proprio come tu possa accusarmi di giudicare una intera persona ingiustamente quando questa persona usa dire quelle parolacce anche quando non predica. Ma io dico: ‘Recentemente un membro del Parlamento Italiano mentre si trovava a parlare a dei giovani extracomunitari di un centro interculturale qui a Roma, ha proferito una parola volgare e offensiva nei confronti di quegli Italiani che discriminano le persone di un’altra razza; lo sai cosa è accaduto? Che ha fatto scandalo! Non avrebbe dovuto dirla, e si è levato un coro di proteste in tutta Italia’. Ora, qui ci troviamo davanti ad uno che dice di essere un ministro dell’evangelo che dice parolacce sovente, maledice i suoi nemici pubblicamente, e tu mi vieni a tirare fuori i posti di lavoro che ha creato ecc. ecc. Ma la Bibbia la leggi? Ma dov’è il tuo zelo per la giustizia e la santità? Mi sa che è pressoché sparito dalla tua vita. Se non ti indigni e non ti premuri a mettere in guardia i fratelli da un predicatore che fa uso consueto di parolacce e insulti, e non ti ritiri da lui, vuol dire che oramai sei diventato un ribelle. Non riesci neppure a giudicare quelli di dentro? Paolo lo faceva, gli altri apostoli lo facevano, ma tu no. Non sei un credente affidabile, per nulla, stando così le cose. Certo tu riconosci che Perri è un uomo e commette errori, ma questo lo sapevamo già ancora prima di vedere questi suoi video, come lo sappiamo pure di te che sei un uomo e commetti degli errori, ma qui stiamo parlando di un uomo che commette scandali e insegna eresie: tu devi chiamare le cose con il suo vero nome, e non con termini che hanno il solo fine di ammorbidire di molto il giudizio negativo che bisogna dare su quelle cose. Poi però ti premuri a dire ‘io non mi arrischierei mai di parlare male di lui’, e perché questo? Hai forse paura di una delle maledizioni di Perri? Intanto Perri parla male degli Evangelici, offende e insulta durante le sue predicazioni chi gli pare e piace, e tu vai a dire queste parole a dei fratelli che ti chiedono spiegazioni del tuo operato? Ma non ti vergogni? Che uomo sei? Dai l’impressione di essere un pauroso con queste parole. E poi qui io non sto parlando male di qualcuno nel senso di accusarlo ingiustamente di cose malvagie che lui non ha detto o fatto, ma parlando male nel senso che faccio conoscere i suoi insegnamenti perversi e i suoi comportamenti sconvenienti e li riprovo. Pensa se Gesù avesse ragionato come te! Non avrebbe mai ‘parlato male’ degli scribi e dei Farisei perché anch’essi facevano tante opere buone, ed erano zelanti e facevano tanti proseliti! Già, tu spieghi poi la ragione: ‘perché è evidente che lo Spirito di Dio opera in quella chiesa’. Ma, guarda, da quello che so io, lo Spirito di Dio è santo, verace e buono; e io nelle parole di Perri non vedo né santità, né veracità e neppure bontà. Io vedo tanta cattiveria e falsità in quell’uomo, e con me la vedono tanti, te lo posso assicurare. In quella chiesa ci sono spiriti seduttori all’opera, altro che lo Spirito Santo! Ma non hai notato come i membri di quella Chiesa siano ammaliati da quell’uomo e succubi di esso? Ma possibile che non le vedi queste cose? Ma che hai sugli occhi? Delle scaglie? Possibile che migliaia di fratelli vedano queste cose e tu non le veda? A Gallico Perri è una sorta di Dio, e se vuoi conferme di ciò vai a vedere in che termini ne parlano i membri di quella chiesa sul loro blog.  Le anime che lì si convertono diventano schiave di Perri, che per esse è una sorta di padre-padrone. Quella Chiesa è diventata una sorta di setta, e tu la elogi?

E poi sappi che il nostro sito non dà l’idea che tu ‘approvi e prenda a modello le parolacce o le dottrine non evangeliche’, ma un'altra cosa, e cioè che a te non interessa nulla se un pastore dica parolacce durante le sue predicazioni e insegna false dottrine, perché fai finta di niente e difatti sei pronto a collaborare con una tal persona. Io ti credo che tu disapprovi quelle cose, ma lo devi dimostrare in maniera chiara e senza ambiguità di sorta, e questo non hai intenzione di farlo perché non hai intenzione di rompere i ponti con Perri. E perciò sono sicuro che alla prossima occasione ti recherai come al tuo solito di nuovo alla comunità di Perri, e farai e parlerai come hai sempre fatto. D’altronde non ti conviene farti nemico Perri, quindi è inevitabile che tu continuerai per la tua via come se niente fosse accaduto. Ma sappi che il tuo silenzio parla ed è uno scandalo ed una pietra d’inciampo per tanti credenti.

Tu dici: ‘Per le dottrine non evangeliche (segno della croce, unzione delle bare ecc.) le considero delle stravaganze non bibliche e non so perché Perri le porti avanti, bisognerebbe chiedere a lui. So che si considera una comunità cristiana non evangelica e non cattolica, però nel suo ultimo libro intitolato "Il regno di Dio ed i cristiani d'Italia" è contenuta la dottrina della chiesa che si rifa' al patto di Losanna (pg 11-12-13) e mi sembra assolutamente cristologica e scritturale’. No, Vittorio, qui non bisognerebbe chiedere a Perri perché porta avanti quelle stravaganze bibliche, ma bisogna fare un'altra cosa, e cioè riprenderlo per queste ‘stravaganze’. La Bibbia non ci dice che se qualcuno si mette ad insegnare una falsa dottrina noi dobbiamo chiedergli il perché la insegna, ma dobbiamo riprenderlo esortandolo a non insegnarla. E poi, rimango stupito anche di questo, come fai a dire che la dottrina della chiesa contenuta nel libro di Perri ‘Il regno di Dio ed i cristiani d’Italia’, dottrina che si rifà al patto di Losanna, è assolutamente scritturale? Ma sai cosa dice il 5° articolo del patto di Losanna sui doveri di ogni Cristiano? Afferma quanto segue: ‘Affermiamo che Dio è tanto il Creatore quanto il Giudice di tutti gli uomini. Dovremmo perciò condividere con lui la preoccupazione relativa alla giustizia e alla riconciliazione della società umana, e alla liberazione dell'uomo da qualsiasi forma di oppressione... Anche per questo esprimiamo il nostro pentimento sia per (a nostra negligenza sia per aver, talvolta, considerato l'evangelizzazione e i problemi sociali come entità reciprocamente esclusive. Benché riconciliazione con gli uomini non significhi riconciliazione con Dio, ne l'azione sociale sia da identificare con l'evangelizzazione, e neppure liberazione politica significhi salvezza, affermiamo ciononostante che l'evangelizzazione e l'attività sociopolitica fanno parte, ambedue, del nostro dovere cristiano. Per entrambe è necessario l'annuncio delle nostre dottrine di Dio e dell'uomo, il nostro amore per il prossimo e la nostra obbedienza a Gesù Cristo. Il messaggio della salvezza implica pure un messaggio di giudizio su ogni forma di alienazione, di oppressione o di discriminazione, e noi non dovremmo aver timore di denunciare il male e l'ingiustizia da qualsiasi parte si trovino’ (articolo 5)!! E quindi, tradotto nella pratica, significa che la Chiesa ADESSO è praticamente chiamata a darsi alla politica per potersi mettere a governare sulle nazioni e poter così presentare il Regno il Dio a Cristo al suo ritorno! E Perri insegna proprio questo, infatti dice nel suo libro: ‘Affermiamo che l'evangelizzazione e l'attività socio- politica fanno parte, ambedue, del nostro dovere cristiano’ (Gilberto Perri, Il regno di Dio ed i cristiani d’Italia, pag. 5 – Versione elettronica in formato doc), ed ancora: ‘Da Losanna in poi è iniziato un movimento sociopolitico che sta coinvolgendo le nazioni. Il primo partito politico a base biblica è sorto in Svizzera il 1975, poi in Germania, in Sud America, negli Stati Uniti, in Canada ed in molti altri Paesi. In Italia, nel 1995, lo spirito di Losanna, senza alcuna influenza umana, nella comunità cristiana di Gallico -RC - ha fatto sorgere il Movimento sociopolitico PA.C.E. – Patto cristiano esteso, a base biblica, con ideologia e programma similari agli altri movimenti e partiti cristiano-biblici, per altro sconosciuti al momento della sua fondazione’ (Ibid., pag. 7).

Ascolta anche queste altre affermazioni di Perri: ‘L’evangelo attualmente predicato, si limita alla prima parte, la persona viene liberata dalla condanna eterna, sanata, consolata, le viene data la speranza del futuro, ecc. ma poiché si mette a fuoco solo una terza parte del suo proposito, quando si chiede alla persona di compiere la sua funzione principale di essere luce del mondo e sale della terra, questa manifesta un’incapacità di sopportare questo “peso” e si “affloscia” sotto il gravoso e grande compito. Pertanto, per potere “riempire la terra con l’evangelo”, è necessario ampliare la visione e riconoscere la necessità di influenzare l’uomo e le istituzioni che regolano, influenzano e dettano la sua condotta di vita, il senso dei valori e la ragione di essere, come la scuola, la politica, le arti, i commerci, ecc. Questo richiede che noi capiamo che dal principio Dio desiderava che l’uomo signoreggiasse con Lui, e questo continua ad essere il suo piano, ma il diavolo astutamente ha velato la Chiesa affinché limitasse questo “regnare con Cristo” al futuro, nel cielo, e si occupasse di un solo aspetto dell’evangelo, trascurando le altre due. Il modo più astuto con il quale opera il diavolo, è prendere una verità di Dio, presentandola all’uomo distorta affinché egli la identifichi come diabolica, e così quando viene proposta la verità di Dio, la respinge considerandola mondana e diabolica. Considerare per esempio il sesso, la musica, le arti, sono tutte creazioni di Dio, di conseguenza pure, sante e buone in origine, ma poiché il concetto che predomina su di loro è quello distorto ed adulterato, la Chiesa considera scorretto persino insegnare su queste cose in forma chiara ed aperta, come invece fa con altri argomenti che vengono considerati “spirituali”. Mentre il proposito dell’evangelo del regno è RESTAURARE il valore, il significato ed il motivo di essere tutto questo, l’attuale attitudine della maggioranza della Chiesa è quella di evitare di toccare questi argomenti come se fossero tabù o qualcosa di simile, in questo modo, al posto di capire il disegno di Dio e di godere dei benefici che Egli ha stabilito attraverso di questi, li si contraddice, come nemici, e si segnalano come mali. Lo stesso è successo con le istituzioni di governo, come vedremo nel capitolo seguente, pertanto è necessario ritornare al concetto di governare con Dio, come è stato ed è il Suo piano, su tutte le cose’ (Ibid., pag. 20-21), e: ‘La chiesa ha la responsabilità davanti a Dio di insegnare queste attitudini e requisiti di Dio. Isaia dichiara che il governo di Gesù Cristo crescerà senza limite né fine, l’evangelo del Regno è quello che mette a fuoco la responsabilità di riempire le cinque sfere di governo con la legge di Dio. L’Evangelo del Regno non rimanda al ritorno di Gesù ma chiede ai discepoli di cercarlo ed inverarlo nella persona dei credenti, nelle loro famiglie, nelle loro chiese e nelle loro nazioni. Le cinque sfere di governo sono: 1. Autogoverno: la sfera dell’autocontrollo; 2.  Governo della famiglia: la sfera dell’istruzione, i figli, la proprietà, l’eredità; 3. Governo della Chiesa: la sfera degli ordinamenti, dottrina ed organizzazione; 4. Governo delle associazioni: la sfera del commercio; 5. Governo civile: la sfera di protezione dei diritti sociali, applicazione della legge giusta e della difesa della Nazione. Le tre istituzioni fondamentali sono: 1. la famiglia, 2. lo Stato (o governo civile), 3. la Chiesa. Dio è ordinato e rispetta le istituzioni di governo create da Lui stesso. E’ per questo che, per potere stabilire il regno di Dio qui sulla terra, è necessario riconciliare tutte le istituzioni e le strutture di governo con la legge di Dio, altrimenti si rimarrà nella posizione del ribelle o del terrorista. Questo ci dimostra come l’attuale separazione tra Chiesa e Stato (o governo Civile), non è prodotta da Dio né dalla sua Parola, ma dall’astuzia ‘nemica’ che è sempre attenta ad evitare che si compiano le azioni sociali per promuovere l’Evangelo del Regno. Il secondo aspetto dell’Evangelo è di riportare la legalità e la giustizia nelle istituzioni decadute, per restaurarle all’ordine di Dio. Questo aspetto dell’evangelo incontra il suo maggiore ostacolo nella Chiesa, nonostante questo possa apparire contraddittorio. Sono le tradizioni religiose della Chiesa quelle che tendono ad ignorare la grande responsabilità che abbiamo riguardo alla società, nel dare “sapore” restaurando le istituzioni’ (ibid., pag. 24-25). Mi fermo qui, ma potrei proseguire.

Ora, Vittorio, sono seriamente preoccupato non solo per te ma anche per tutti quei credenti che tu ammaestri, perché se le cose affermate da Perri sulla Chiesa in quel libro per te sono assolutamente scritturali tu sei sviato. Qui le cose stanno così, perché le affermazioni di Perri che tendono inequivocabilmente a fare entrare la Chiesa nella politica militante, sono eretiche. Sono affermazioni che non hanno nulla a che fare con il Vangelo predicato da Cristo prima, e dagli apostoli dopo. Fanno parte di un altro Vangelo! Gesù Cristo disse che il Suo Regno non è di questo mondo, e Perri dice esattamente il contrario, e tu  mi vieni a dire che la dottrina della Chiesa contenuta nel libro di Perri è assolutamente scritturale? Credo che faresti bene a leggere la Bibbia, Vittorio, e a investigarla, perché ti vedo in totale confusione dottrinale, e sapendo che godi di grande considerazione fra tanti fratelli, sono molto preoccupato nel sentirti dire quelle cose su quel malefico libro di Perri. Rientra in te stesso e riconosci la verità.

 

 

 

Tu dici ancora nella tua lettera: ‘Mi ha dato fastidio e addolorato questo attacco al fratello Perri ma mi sono accorto che è solo uno dei tanti nel sito del Butindaro. Sempre seguendo lo schema pretestuoso di isolare frasi da predicazioni o insegnamenti nella sezione del sito "Confutazioni" 2 serie viene attaccato il pastore Umberto Trovato per una frase riportata da alcuni fuoriusciti riguardo alla morte di Gesù. Naturalmente il pastore Umberto viene ripreso dal Butindaro insinuando la sua malafede o addirittura di usare menzogna. Ma che ne sa Butindaro del past. Umberto Trovato un uomo che da cinquant'anni sta sulla breccia del ministerio insieme alla moglie Mimma. Ogni volta che sono stato a casa sua ho visto quanta gente come al pronto soccorso arriva in questa casa giorno e notte. Come si può gettare discredito su un uomo di ottant'anni la cui testimonianza di integrità, fede e dedizione è conosciuta in tutta la Sicilia? Butindaro non esita ad attaccare il past. Lirio Porrello per la politica. Possiamo non essere d'accordo per il G12 o altro ma chi può dubitare che una potente unzione è sul pastore Lirio e allora perché non temere di diffondere fango su questi servi di Dio. Un attacco feroce è anche per la pastoressa Rosaleen colpevole di evangelizzare in discoteca, in verità si evince dal sito che il Butindaro non riconosce il ministerio femminile e ordina alle sorelle di non parlare in chiesa perché è indecoroso, di non truccarsi, di non tingersi i capelli, di usare vesti lunghe e di usare il velo anche fuori della chiesa. Perché non aggiungere anche il burka già che c'era. Ma il Butindaro ce ne ha per tutti con un enfasi particolare contro i pastori delle ADI da Lorìa a De Iorio da Lombardi a Mottola sempre utilizzando sermoni o frasi secondo lui fuori dottrina. Ora tutto possiamo dire delle ADI ma non che siano fuori dottrina, loro che per anni con scrupolo ed eccesso di zelo hanno praticato il "non oltre quello che è scritto". Ma è nella questione dolorosa di Foggia e del litigio tra gruppi diversi di credenti nella stessa chiesa che Butindaro tocca il fondo. Sì è vero è uno scandalo che ci fa male ma perché con sadico compiacimento divulgarlo e diffonderlo attraverso il web dove anche anime deboli e instabili hanno accesso, perché non diffondere cose positive, perché non innalzare Gesù invece di buttar giù tutti gli altri? Ma è proprio nella sezione dedicata ai pastori e leader che Butindaro rivela il suo vero volto (vedi Confutazione 2 "Non siamo in vacanza"). Qui sottolinea come ormai la maggioranza dei pastori si è allontanata dalla retta via e poi come sotto potente ispirazione profetica, come un novello Giovanni Battista li riprende direttamente con le seguenti parole che cito testualmente: "Voi pastori, corrotti, ipocriti siete parenti e complici delle vipere e dei lupi.. siete la razza di persone più pericolosa per la chiesa dopo gli operatori di scandali e i falsi dottori.. codardi senza amore per la giustizia ecc." Poi come di consueto il Butindaro si rivolge ai fratelli invitandogli ad andare avanti senza paura dei pastori ipocriti e corrotti. Quali sono le reali intenzioni di quest'uomo. Forse di incoraggiare la ribellione ai pastori per crearsi in seguito on-line una chiesa elettronica sul web. Dio sa. Dimenticavo anche che mi ha fatto ridere l'attacco contro le case editrici cristiane. Lo trovo molto umoristico con l'ingiunzione di non lucrare sui libri cristiani mentre sappiamo con quanta fatica e sacrifici i fratelli della CLC tentano di andare avanti coprendo a malapena le spese. E poi ci sono accuse anche contro gli evangelisti che usano scenette, mimiche e musica per attirare i giovani invece che ricorrere al soprannaturale (segni e prodigi). D'accordo ma perché non ci fa vedere lui che ha tutte le risposte come succedono i miracoli’.

‘Mi ha dato fastidio e addolorato questo attacco al fratello Perri’, dici tu, dunque il mio attacco a Perri ti ha dato fastidio e dolore, mentre quello di Perri contro la verità no. Ma guarda cosa devo sentire!! Che chi difende la verità e mette in guardia i fratelli dagli sviati e i corrotti ti infastidisce e ti procura un dolore. Lo sai invece che io sono infastidito e addolorato dalle tue parole e da quelle del tuo amato amico Perri? Fate proprio una bella coppia assieme, tenetevi stretti stretti mi raccomando, affinché il Butindaro non vi divida. Già, ma ti ho dato altri dolori e fastidi con le mie confutazioni, come per esempio quelli che ti hanno prodotto la confutazione delle menzogne che ha detto Umberto Trovato. E dici a tal proposito: ‘Ma che ne sa Butindaro del past. Umberto Trovato un uomo che da cinquant'anni sta sulla breccia del ministerio insieme alla moglie Mimma. Ogni volta che sono stato a casa sua ho visto quanta gente come al pronto soccorso arriva in questa casa giorno e notte. Come si può gettare discredito su un uomo di ottant'anni la cui testimonianza di integrità, fede e dedizione è conosciuta in tutta la Sicilia?’ Ho capito, siamo punto da capo, come nel caso di Perri dunque, io non ho il diritto e neppure il dovere di confutare il pastore Umberto Trovato per avere insegnato a dei fratelli che sulla croce è morto oltre che il Figlio anche il Padre e lo Spirito Santo! Ma dimmi un pò, allora se vengono a te due o tre credenti fedeli e veraci che accusano un pastore di eresia, tu non ricevi la loro accusa neppure con delle testimonianze fedeli, per altro confermate dai fatti? Sei peggio delle persone del mondo, il tuo modo di ragionare è perverso. Paolo dunque dice a Timoteo di non ricevere accusa contro un anziano se non sulla deposizione di due o tre testimoni (cfr. 1 Timoteo 5:19), e tu invece che fai? Prendi i due o tre testimoni, li impacchetti, e li butti via! E con loro butti via l’accusa naturalmente! Ho capito, a te proprio non importa proprio nulla del benessere spirituale della Chiesa! Ti dovresti vergognare, ma penso che ormai hai perso anche il senso di vergogna! E io avrei screditato Umberto Trovato? Guarda che invece è il contrario, infatti io so che lui va dicendo che io mento (e non solo io ma anche i fratelli a cui lui ha detto direttamente che anche il Padre e lo Spirito Santo sono morti sulla croce), ma Dio è giusto e non lascerà impunite quelle sue parole. E non è che magari lui ha screditato la verità? Un po’ di follia guasta il pregio della sapienza e della gloria (Ecclesiaste 10:1), quindi perché escludere a priori come fai tu che un credente dica delle cose folli in un momento di debolezza? Pensa se tu ti fossi trovato ad Antiochia quando Pietro era da condannare perché si era messo a costringere i Gentili a giudaizzare! Saresti stato zitto, perché non ti saresti mai permesso di riprendere pubblicamente Pietro, come invece fece Paolo, perché sicuramente avresti pensato all’unzione che Pietro aveva, ai doni che aveva ricevuto, ai miracoli e alle guarigioni che aveva fatto nel nome di Gesù, e poi alla buona testimonianza che Pietro aveva nella Chiesa d’allora! Ma grazie a Dio là si trovava un uomo di nome Paolo da Tarso, che temeva veramente Dio e non guardava in faccia a nessuno, e che resistette in faccia a Pietro riprendendolo davanti a tutti! Inoltre pensa se i magistrati dovessero ragionare come te! Quando un politico o una persona molto conosciuta per la sua integrità, viene accusata di frode, collusione con la delinquenza organizzata, stupro, omicidio, falsa testimonianza, basteranno alcuni testimoni che dicono che quella persona è onesta, basterà che l’accusato si difenda dicendo ‘sono innocente’, per mettere a tacere gli accusatori e tutte le loro accuse provate da prove inconfutabili! E tu saresti il Vittorio Fiorese che in questi decenni ha predicato in lungo e largo in questa nazione, raccogliendo consensi da parte di molti? E tu saresti quel Vittorio Fiorese di cui sentivo dire quando mi sono convertito che predicavi con dirittura e senza compromessi? Credo, che le persone che parlavano così di te non ti conoscevano bene, perché tu sei uno che di compromessi ne cerca, ne fa e ne difende parecchi. La Bibbia per te, come per tanti altri tuoi compagni, è la Parola di Dio quando lo decidi tu. Ah, quanto danno avete fatto alla Chiesa in Italia in questi decenni! Ah, non mi venire a dire: ‘Ma che ne sai tu di quanti sacrifici abbiamo fatto con la tenda, di quante persone si sono convertite sotto la tenda o tramite noi!’, perché io dinnanzi a questi comportamenti ingiusti e scandalosi tuoi, non voglio proprio sentire parlare dei vostri sacrifici e delle anime convertite sotto la tenda. Ma che giova fare tante rinunce come fate voi, per parlare di Gesù alle persone, e poi allearsi con persone corrotte, e fare finta di niente dinnanzi ai falsi insegnamenti?’ Io non potrei mai comportarmi come fai tu, perchè la mia coscienza mi accuserebbe giorno e notte, e mi sentirei un ipocrita, un miserabile.

Ma tu ti metti a difendere anche Porrello, la Roselen, Lombardo, Loria, le ADI, da tutte le accuse che ho rivolto loro. Mancava che ti mettessi a difendere pure il diavolo in persona dalle accuse che gli rivolgo! Insomma, da quello che comprendo tu non ti vuoi inimicare proprio nessuno a motivo della verità. Sei pronto a chiudere gli occhi sulla politica di Porrello, sull’andare in discoteca escogitata dalla Roselen, e sulle menzogne dette dal pastore Lombardo, Loria ed altri. Niente di meno ti metti a difendere le ADI e dici che praticano il non oltre quello che è scritto! Beh, se per te insegnare che l’uomo il destino se lo crea da sé, che i sei giorni di genesi capitolo 1 sono giorni di restaurazione, che il fuoco dell’inferno è allegorico, che la Nuova Gerusalemme è simbolica, che Gesù tornerà a prendere i suoi in maniera invisibile e questo può accadere in qualsiasi momento, se raccontare la fiaba dei tre diavoli raccontata da Di Iorio come anche il battesimo di luce che avrebbe ricevuto Gesù per mano di Elia e Mosè sul monte santo, se fare una intesa con lo stato per avere privilegi e benefici economici e tributari, e se portare dei fratelli davanti ai tribunali degli infedeli, vuol dire praticare il non oltre quello che è scritto, evidentemente mi sfugge qualcosa che è scritto nella Bibbia. Per cui ti invito a farmi sapere dove stanno scritte quelle cose insegnate e fatte dalle ADI, così mi tranquillizzo, perché anch’io voglio insegnare e praticare il non oltre quello che è scritto come fanno le ADI! Ma ravvediti, dimostri pure di non sapere tutte le cose che insegnano le ADI! Le ADI sono fuori dottrina su diverse cose, e questo lo posso non solo dire, ma anche gridare sui tetti! Tu magari non puoi dire che le ADI sono fuori dottrina, ma io posso dirlo, eccome. Ci sono le prove inconfutabili. Ma a te che importa delle prove? E vorresti farmi passare come quello che denigra i servi di Dio e gli butta il fango addosso! Io credo che tu debba fare un atto di umiltà, e riconoscere che spiritualmente ti sei corrotto e che hai scritto tante menzogne. 

Ah, poi mi accusi pure di non riconoscere il ministerio femminile e di ordinare alle sorelle di non parlare in chiesa perché è indecoroso, di non truccarsi, di non tingersi i capelli, di usare vesti lunghe e di usare il velo anche fuori della chiesa, e domandi perché non aggiungo pure il burka già che ci sono. Quindi tu riconosci le donne pastore e permetti loro d’insegnare, da quello che capisco: sei fuori dottrina perché la Bibbia questo lo vieta. Tu affermi che una donna si può truccare, tingere i capelli, usare vesti corte, e pregare fuori dal locale di culto con il capo scoperto, e anche in questo ti dico che sei fuori dottrina. Il tuo parlare è proprio a favore della mondanità e della ribellione femminile. 

Mi affretto a concludere: Ti domandi quali siano le mie reali intenzioni, e insinui che io voglia incoraggiare la ribellione ai pastori e farmi una chiesa virtuale. Guarda, il mio scopo è quello di ammaestrare in ogni sapienza i santi per presentarli perfetti in Cristo, e naturalmente metterli in guardia dai pastori corrotti che ci sono, ed esortarli a ritirarsi da essi, ma non per mettersi a seguire me ma il Signore, perché oggi molti credenti seguono degli uomini corrotti (i loro pastori) anziché Cristo. Chi cerca di portare i discepoli dietro a sé si mette ad insegnare cose perverse (e io non ne insegno di cose perverse), e non usa il mio modo di parlare ma un parlare dolce e lusinghevole. Già, poi dici che ti ho fatto pure ridere: vedi allora che ti ho dato pure qualche gioia e non solo dolori!  Il problema è che ti sei messo a ridere nel leggere la mia confutazione del commercio in seno alla Chiesa, e questo è scandaloso. Probabilmente ti avrebbe fatto ridere pure Gesù per il suo attacco contro i venditori di colombe e di buoi che si trovavano nel tempio e che avevano fatto della casa dell’Iddio e Padre suo una casa di mercato: avresti trovato umoristico pure quello che fece e disse Gesù in quell’occasione! Evidentemente tu ci stai bene tra i mercanti del tempio!! Sappi però che io continuerò a riprovare con forza il vostro commercio con cui avete trasformato i locali di culto e le tende di evangelizzazione in veri e propri mercati! Piangi, invece che ridere! Che dire poi del fatto che mi contesti pure la mia disapprovazione delle scenette teatrali e della musica rock per attirare i giovani? Anche questa tua posizione è una posizione di compromesso con il mondo, non mi sorprende, ma mi indigna.

 

 

 

Tu dici: ‘Concludo, non voglio polemizzare per non contristare lo Spirito Santo però per quel che mi riguarda io non conosco Butindaro, non lo ho mai incontrato, fino a qualche giorno fa non sapevo che esisteva. So questo che se io ho commesso un errore andando nella chiesa di Perri, un uomo che si vanta di conoscere le scritture avrebbe dovuto relazionarsi con me diversamente. Alla luce di MATTEO 18:15 e GAL. 6:1 poteva contattarmi personalmente, avvertirmi. Invece ha preferito gettare discredito pubblicamente e diffondere informazioni falsate e tendenziose insinuando che servo Dio per interesse senza considerare che da trentatre anni sono sulla strada, vivo in una roulotte, ho lasciato il lavoro in banca, ora che ho sessant'anni e nessun contributo pensionistico, sono vissuto in fede nella precarietà per scelta, ho cresciuto i miei figli in mezzo a drogati, sbandati ed emarginati e viene questo Butindaro da dietro la scrivania, nell'anonimato del computer per dirmi che mi devo vergognare e incoraggiando i discepoli del gruppo a lasciare la missione. Giudicate voi fratelli, io vi ringrazio per avermi scritto. Io non uso il web se non per qualche ricerca fratelli ma permettetemi di dirvi come mai andate in siti come questo pieni di veleno e spazzatura contro ogni genere di uomini di Dio. Io non controbatterò questo fratello ma se voi conoscete qualcuno che è stato confuso dalle informazioni del Butindaro utilizzate pure questo mio scritto per chiarimenti. Per il resto come evangelista mi sento libero di andare a predicare dovunque. Se i testimoni di Geova mi invitano vi andrò, se i buddisti mi invitano vi andrò dal momento che Gesù è andato a predicare anche all'inferno (I Pietro 3:19). Dio vi benedica. Fiorese Vittorio’

 

Concludo pure io. Io invece ti conoscevo, però solo per sentito dire e per avere sentito qualche tua predicazione. Adesso ti ho conosciuto meglio, e credo che con questo mio scritto tanti fratelli e sorelle ti conosceranno ancora meglio. Ti ho ripreso pubblicamente perché così dovevi essere ripreso, secondo quanto dice la Scrittura: “Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, onde anche gli altri abbian timore” (1 Timoteo 5:20). E leggendo le tue parole e vedendo come ragioni mi convinco sempre di più che ho fatto bene. Peraltro non ho gettato discredito pubblico su di te e non ho diffuso – come dici tu - informazioni falsate e tendenziose insinuando che servi Dio per interesse, ma ho detto quello che tutti in Italia sanno, e cioè che voi della tenda collaborate con tutti, e quindi per non perdere il sostegno finanziario ed economico e materiale di tante chiese evangeliche, avete assunto delle posizioni dottrinali ed etiche di compromesso. Tutto qua. Questo non significa non riconoscere le rinunce che tu come altri avete fatto per amore del Signore, ma bisogna anche dire quest’altro aspetto della questione. Perché è innegabile che voi non parlate di certe cose sotto la tenda come neppure sui vostri giornali perché temete di perdere l’appoggio finanziario ed economico di tanti fratelli. Le cose che tu hai detto nella lettera lo dimostrano abbondantemente, e chi ha orecchi da udire, intende il tuo linguaggio. Termino con il risponderti in merito all’accusa che il nostro sito è pieno di veleno e spazzatura contro ogni genere di uomini di Dio. Da queste tue parole ho potuto capire ancora meglio chi sei e di che pasta sei fatto. Sappi che il nostro sito è pieno del veleno che voi predicatori e pastori corrotti da decenni in Italia diffondete in mezzo alle Chiese e coprite e giustificate con vari sofismi, ma c’è anche l’antidoto, e quindi i fratelli venendo sul nostro sito scoprono il veleno e l’antidoto. Per quanto riguarda poi la spazzatura di cui è pieno il nostro sito, anche qui un discorso simile, hai ragione, ma è la spazzatura che voi avete creato e diffuso per anni in Italia, e sul nostro sito viene incenerita dal fuoco della Parola di Dio; quindi i fratelli che visitano il nostro sito scoprono la vostra spazzatura incenerita. Io non ho intrapreso una lotta personale contro di te, ma è mio dovere mettere in guardia i fratelli dai tuoi sofismi e dalle menzogne che insegni perché sono queste le cose che gettano i credenti nella confusione e li traviano spiritualmente. Quindi invito tutti i santi ad utilizzare questo mio scritto per far allontanare la confusione e il traviamento dalle menti di tutti coloro che in questi decenni avete confuso e traviato con le vostre parole dolci e lusinghiere.

Per il resto come dottore della Parola, per volontà di Dio e non per volontà degli uomini, mi sento libero in Cristo di confutare tutti coloro che insegnano false dottrine, tra i quali ci sei pure te. Questo non significa che non ti consideri un fratello, ma appunto perché ti considero tale ti ho di nuovo ripreso, perché Cristo ci ha comandato di riprendere il fratello che pecca. Quanto alla tua libertà di andare a predicare ovunque, ricordati che non hai la libertà di andare a predicare nelle comunità il cui pastore insegna eresie ed è un operatore di scandali, perché non solo darai una cattiva testimonianza di te ma fortificherai con la tua presenza le sue mani a fare il male.

 

 

La grazia del Signore Gesù Cristo sia con tutti quelli che lo amano con purità incorrotta

 

 

Butindaro Giacinto

 

 

Leggi anche questo scritto del fratello Giuseppe Piredda

 

 

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