Tchang era nato ed era cresciuto in una modesta famiglia d’agricoltori di un piccolo villaggio cinese. Giovanissimo, perse suo padre e fu allevato da sua madre, una fervente buddista. All’età di venticinque anni, era già capo di una truppa tutta devota al regime comunista. |
Invadere le città, terrorizzare le famiglie, massacrare e saccheggiare, questo era il lavoro corrente. Le stazioni missionarie non erano risparmiate, anzi. |
Diventato generale, Tchang si gloriava di tali imprese. Un giorno, dette fuoco ad un ospedale e distrusse nello stesso tempo l’appartamento del medico missionario. Questi chiese un colloquio a Tchang: |
- Signor generale, ho un favore da chiederle. |
- Non ti concederò assolutamente niente: |
- Lei ha devastato tutta la mia opera, non ho più niente da fare. Mi permette di curare i suoi soldati feriti? |
Questa richiesta sconvolse Tchang. Ne parlò a sua moglie, una cristiana che pregava da molto tempo per lui. Lei spiegò: " Quel missionario mette in pratica la parola dell’evangelo: Amate i vostri nemici ". |
- Ebbene! Disse il generale, se tale è la religione di questi stranieri, io voglio farmi cristiano ". |
Nel 1936, Tchang fu fatto prigioniero. Sua moglie chiese di poterlo accompagnare in cattività. Fu allora che egli accettò Gesù per suo Salvatore e testimoniò della sua fede con coraggio per tutto il resto della sua vita. |
Traduzione dal francese di Illuminato Butindaro |